La NASA ha confermato che la prossima missione Starliner della Boeing, prevista non prima di aprile 2026, trasporterà solo merci alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa decisione fa seguito ad anni di difficoltà tecniche e preoccupazioni per la sicurezza che hanno afflitto lo sviluppo del veicolo spaziale con equipaggio della Boeing, lasciando SpaceX come fornitore dominante di trasporto umano verso la ISS.
Il cambiamento dei piani arriva dopo una serie di fallimenti durante i voli di prova sia senza equipaggio che con equipaggio dello Starliner. La prima missione senza equipaggio nel 2019 è stata interrotta a causa di problemi software, provocando quasi una catastrofica perdita del veicolo. Un successivo volo senza equipaggio del 2022 ebbe più successo ma riscontrò ancora problemi ai propulsori. Più recentemente, un volo di prova con equipaggio nel 2024 ha rivelato malfunzionamenti critici dei propulsori durante il suo avvicinamento alla stazione spaziale, costringendo la NASA a riportare la navicella spaziale sulla Terra senza i suoi astronauti.
La questione principale è l’affidabilità. Il Crew Dragon di SpaceX si è dimostrato un sistema di trasporto affidabile, mentre Boeing ha faticato a soddisfare gli standard di certificazione. Il ritardo sottolinea le sfide dello sviluppo spaziale del settore privato e l’importanza fondamentale della ridondanza nelle missioni con equipaggio. La decisione della NASA di dare priorità ai voli cargo riflette una mossa calcolata per soddisfare le esigenze immediate della ISS mentre Boeing lavora per risolvere i problemi del sistema di propulsione.
La NASA ha modificato il contratto originale dell’equipaggio commerciale del 2014 con Boeing, riducendo il numero di voli con equipaggio pianificati da sei a un massimo di tre prima che la ISS venga ritirata. Questo adeguamento consente ad entrambe le agenzie di concentrarsi sulla certificazione sicura del sistema Starliner e sull’allineamento delle missioni future con le esigenze operative della stazione fino al 2030.
Restano da vedere le implicazioni a lungo termine di questa decisione. Mentre Boeing insiste che affronterà i problemi di propulsione, la continua dipendenza da SpaceX per il trasporto dell’equipaggio solleva interrogativi sul futuro ruolo di Boeing nel volo spaziale umano. Il ritardo evidenzia anche i rischi inerenti all’affidarsi a una tecnologia non testata per missioni critiche e la necessità di test rigorosi e misure di sicurezza prima di mettere in gioco vite umane.
L’impegno della NASA nelle missioni solo cargo con Starliner indica un approccio pragmatico alle operazioni spaziali, dando priorità alla sicurezza e all’affidabilità rispetto a tempistiche aggressive. Questo cambiamento di strategia garantisce che la ISS rimanga operativa mentre Boeing lavora per riconquistare credibilità nel panorama competitivo dei viaggi spaziali commerciali.




























